Tipologie di impianto autoclave
IMPIANTO AUTOCLAVE TRADIZIONALE
In questo contesto la regolazione della pressione d'esercizio avviene mediante un apposito strumento chiamato “pressostato”, il quale è dotato di una taratura minima (pressione di partenza) e di una taratura massima (pressione di stacco). Lo scarto tra la minima e la massima può essere regolata mediante il differenziale; in questo caso l'elettropompa funzionerà a numero di giri costante (2900 giri/minuto).
Vantaggi:
- Facilità nella riparazione di guasti elettrici in condizioni critiche (es: giorni festivi, mancanza di pezzi di ricambio)
- Elevata semplicità di manutenzione e riparazione generale
Svantaggi:
- Necessità di ampi locali tecnici per l'installazione di grossi impianti
- Maggiore consumo di energia elettrica e dei componenti meccanici
- Maggiori sollecitazioni e colpi d'ariete
IMPIANTO AUTOCLAVE A PRESSIONE COSTANTE
In questo contesto la pressione d'esercizio resta costante al variare della portata mediante una centralina elettronica chiamata “inverter”.
La sua funzione è quella di variare il numero di giri del motore dell'elettropompa in maniera proporzionale al consumo istantaneo d'acqua da parte del condominio.
Vantaggi:
- Facilità di installazione e posa in opera e ingomrbi ridotti
- Inverter spesso gia tarati di default (pre assemblati)
- Minori sollecitazioni e consumi di energia elettrica
Svantaggi:
- Difficoltà di riparazione in assenza di componenti di ricambio
- Maggiore difficoltà per modifiche parametri dal setup
- Necessaria esperienza di nozioni di elettronica da parte dei tecnici